Smart building e l’edificio intelligente

Milano, il 2 luglio 2020, si terrà la conferenza “Smart building: Quando l’edificio diventa intelligente” organizzato da Soiel International. L’incontro con area espositiva sarà dedicato ai temi delle nuove infrastrutture e soluzioni digitali al servizio dell’edificio e rappresenta un’occasione di informazione, formazione e incontro per il ricco parterre di professionisti interessati alla tematica, facenti parte del mondo dell’utenza aziendale (industria, servizi, finance, retail e PA) e gli operatori del settore attivi nella progettazione, installazione e rivendita. Dopo il successo della prima edizione che ha raccolto l’adesione di oltre 440 professionisti del settore, torna Smart Building Conference. Il convegno dedicato ai temi delle nuove infrastrutture e soluzioni digitali al servizio dell’edificio si svolgerà il 2 luglio nella nuova formula Web Conference Edition. Smart Building WebConferenceEdition rappresenta un’occasione di informazione, formazione e incontro per il ricco parterre di professionisti interessati alla tematica, facenti parte del mondo dell’utenza aziendale (industria, servizi, finance, retail e PA) e gli operatori del settore attivi nella progettazione, installazione e rivendita.  Cresce nel mercato l’interesse verso un nuovo edificio, Smart, in grado di operare in maniera integrata tra i tradizionali sistemi per la gestione di luce, clima, sicurezza, controllo accessi e le nuove soluzioni digitali e sia in grado di offrire nuovi servizi agli utenti e ai gestori dei sistemi. Uno scenario che presenta grandi opportunità e pone nuove sfide a tutti coloro che progettano e realizzano i nuovi building, in cui convergono le competenze di mondi diversi. Smart Building WebConferenceEdition, grazie a un programma culturale costruito con il contributo di alcuni fra i principali operatori del settore, società del mondo della Ricerca e Università ed esperienze del mondo dell’utenza rappresenta un momento di informazione multidisciplinare in cui vengono affrontate diverse aree applicative, infrastrutturali e le best practice che portano alla realizzazione di uno Smart Building in grado di soddisfare i traguardi più sopra descritti

L’edilizia 4.0 punta alla digitalizzazione del settore delle costruzioni

Il rapporto tra digitalizzazione e settore delle costruzioni è argomento di importanza strategica in questo periodico di profondi mutamenti economici e sociali nel pieno dell’emergenza sanitaria mondiale. L’industria delle costruzioni ha trainato il progresso tecnologico nel corso dei millenni e si trova di nuovo in una congiuntura epocale: la rivoluzione digitale, che ha portato con sè non solo opportunità sostanziali, ma anche sfide considerevoli. I progetti edilizi, grandi e piccoli, diventano sempre più complessi, con un flusso costante di nuove linee guida e codici edilizi da considerare, rischi legati al cambiamento climatico da affrontare e aspettative di una clientela sempre più urbana e tecnologica da soddisfare.

La Modellazione delle Informazioni di Costruzione (BIM) è un processo innovativo di generazione, analisi e gestione dei dati di costruzione durante tutto il loro ciclo di vita. Utilizzato nella pianificazione, costruzione e gestione di edifici o altre strutture, il BIM si basa su processi aziendali non proprietari, end-to-end e trasversali. Tuttavia, la teoria della progettazione di modelli 3D, come il BIM, deve ancora rendere i suoi contributi più universalmente applicabili sul campo, poiché i sistemi legacy continueranno ad essere utilizzati ancora a lungo in combinazione con le innovazioni tecnologiche più recenti. L’Istituto per la Gestione delle Informazioni in Ingegneria (IMI) del KIT, diretto dalla docente Jivka Ovtcharova, sta ricercando, tra gli altri temi, la virtualizzazione dei dati di pianificazione CAD. In particolare nel settore BIM, l’obiettivo è quello di combinare tutti i dati di pianificazione di un nuovo edificio in un modello virtuale. Ad esempio, le scansioni 3D dell’avanzamento della costruzione vengono combinate con le planimetrie CAD. Inoltre, la pianificazione della produzione del nuovo edificio è supportata dal modello virtuale e dalla virtualizzazione della produzione precedente, nonché da un’analisi del flusso dei dati. Il sistema di realtà virtuale utilizzato in questo progetto è denominato PolyVR.

Un cambiamento tutto veicolato dal digitale e dalla tecnologia del nuovo millennio, usando software, programmi, realtà aumentata, sensori e droni che potrebbero essere alcuni dei nuovi “lavoratori” all’interno dei cantieri. In particolare, i droni sarebbero utilissimi al monitoraggio logistico delle operazioni, a effettuare delle fotografie dall’alto e a generare delle mappe in 2D o in 3D. Non sarebbe nemmeno troppo fantasioso pensare a dei robot che aiutano nella costruzione di un edificio, gestiti e guidati per mezzo di un server centrale.

L’utilizzo di tutti questi nuovi programmi permetterà di personalizzare anche i materiali impiegati nelle costruzioni, prediligendo ovviamente quelli riciclabili ed eco-sostenibili. Se tutte queste tecnologie da un lato sembrano escludere il lavoro umano, in realtà dall’altro aumentano senza dubbio le possibilità di impiego visto che per l’utilizzo, la gestione e la manutenzione di tutti questi programmi innovativi servirebbe del personale altamente specializzato. Tutte opportunità che anche noi guardiamo con estremo interesse per fornire sempre il servizio migliore ai nostri clienti e ai nostri lettori.

Tecnologia e virtuale aiuteranno il mondo dell’edilizia

La tecnologia e il mondo virtuale, insieme con la ricerca scientifica in tali settori, potranno generare nuove opportunità per l’implementazione sostenibile del settore edilizio.

Grazie alle novità ed alla moderna tecnologica la realtà virtuale entrerà nella realtà di tutti i giorni del settore edile. Guanti speciali, realtà virtuali, tute specifiche, preparazione specifica per gli addetti, tutte novità tese a migliorare il settore sia per la tutela eco sostenibile sia per rendere ancora più sicuro l’ambiente lavorativo degli addetti al settore.  I

l settore edile ha bisogno di novità, di modernità e l’arrivo degli strumenti hi-tech non può che essere di aiuto anche perché è la prima volta che in Italia viene sviluppato un progetto simile. Secondo i progettisti l’obiettivo ed il risultato finale sarà una diminuzione degli infortuni sul lavoro.

Questo argomento purtroppo preoccupa da anni perchè gli incidenti sul lavoro sono troppi. Facendo riferimento al mondo del disegno, ad esempio, si è passati da un disegno cad in 2D, ai sistemi di modellazione 3D, fino al BIM.

Un’ulteriore novità, soprattutto degli ultimi anni, è l’avvento delle applicazioni, nello specifico le App mobile, programmi per smartphone e tablet, che possono fare un’infinità di cose. Ecco alcuni esempi di come le applicazioni possono aiutare nel mondo dell’edilizia e dell’architettura. Pensate su misura per gli operatori del settore edile, sono tutte le App che permettono di prendere misurazioni di varia natura e gestire rilievi di spazi fisici.

Attraverso supporti come Google Maps e coordinate GPS, infatti, diventa semplice misurare aree, lunghezze e angoli o fare triangolazioni. Inoltre, si stanno sviluppando alcune App che sono in grado di dialogare con altri strumenti tipici di chi effettua rilievi, come il distanziometro.

Esistono App pensate per aiutare nella gestione dei lavori e delle commesse, che permettono quindi di utilizzare strumenti per il controllo dello stato di avanzamento dei lavori, per la rendicontazione, per la condivisione di documenti e progetti. Un modo completamente nuovo di pensare il settore che merita attenzione e la dovuta conoscenza.

Analisi di Domenico Letizia, collaboratore del think tank “Imprese del Sud“.

Il binomio in crescita tra intelligenza artificiale e edilizia

Il binomio in crescita tra intelligenza artificiale e edilizia. Si è chiusa positivamente la Convention Secem 2019. Giunto alla sesta edizione, l’annuale appuntamento dedicato agli esperti del settore energetico è stato potenziato con sessioni plenarie e parallele, intervallate da molti momenti di confronto e convivialità utili per stringere relazioni professionali. Una formula questa che ha favorito il contatto umano, l’incontro, il confronto tra gli operatori, lo scambio di buone pratiche. Le novità in campo tecnologico, come ad esempio l’intelligenza artificiale, porteranno cambiamenti non solo nel mercato ma anche nelle modalità di percezione del lavoro e delle relazioni tra le imprese. Il nuovo percorso intrapreso punta al 2030: il raggiungimento degli obiettivi presuppone politiche dedicate a favorire una evoluzione consistente del mercato della riqualificazione edilizia. Riguardo le figure professionali del settore energia è stata sottolineata l’importanza di una buona formazione e qualificazione, accanto all’esperienza pratica in azienda, per evitare che gli operatori si trovino in difficoltà nella gestione dell’impresa e dei sistemi interni ad essa oppure nell’illustrazione di schemi energetici riguardanti abitazioni private e ditte legate all’edilizia. Quello che va compreso è che l’intelligenza artificiale può aiutare anche chi costruisce un’abitazione, migliorando la qualità dell’abitazione stessa.

Approfondimento a cura di Domenico Letizia, presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)