Una fase nuova che consente di dare risposte maggiori ai cittadini che giustamente rivendicano i loro diritti, senza dimenticare le nuove opportunità economiche per tutte quelle ditte e imprese del settore edile interessate alla progettualità inaugurata in Calabria. Undici milioni di euro, provenienti del bacino del Decreto Reggio, saranno quindi destinati a questo scopo: un segnale molto chiaro di quelle che sono le priorità di un’Amministrazione che ha dimostrato con i fatti di voler stare affianco ai più deboli.
Più di 11 milioni di euro del Decreto Reggio saranno destinati al settore dell’edilizia residenziale pubblica per l’ampliamento del patrimonio di alloggi comunali destinati alle famiglie più bisognose.
In Italia, negli ultimi anni si è parlato spesso di questo argomento perchè la nostra Penisola si è trovata più di una volta piegata da terremoti, inondazioni o anche eruzioni vulcaniche.
Il problema dell’Italia è che risultano a rischio idrogeologico diversi comuni abitati: questo significa che esistono dei pericoli seri per l’incolumità delle persone e delle loro abitazioni.
Il 91% dei comuni italiani si trova in zone a rischio idrogeologico e non è tutto: in 9 regioni non c’è nemmeno un comune che si possa dire al sicuro. Molti problemi sono dovuti soprattutto all’incuria dell’uomo nel corso degli anni.
Le regioni che presentano un rischio idrogeologico particolarmente elevato in tutti i comuni sono la Valle d’Aosta, la Liguria, l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Toscana, le Marche, il Molise, la Basilicata e la Calabria.
Questo però non significa che nelle altre zone d’Italia si possa stare tranquilli: in Abruzzo, Lazio, Piemonte, Trentino Alto Adige, Campania e Sicilia i comuni a rischio sono più del 90%.
Il rischio meteo-idrogeologico e idraulico è fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.
La densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano, aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.
Bisogna puntare a fare dell’edilizia una scienza moderna e tecnologica che possa mediare e bloccare i pericoli derivanti dall’incuria e dall’abusivismo dell’uomo. Un compito non semplice.
Il tessuto imprenditoriale italiano è formato soprattutto da piccole realtà (partite iva), spesso ti rivolgerai ad artigiani e professionisti che “fanno solo il loro” (idraulico, elettricista, muratore…).
È un male?
No, ti dico come stanno le cose.
#2: Maggiore stress
Devi farti il mazzo.
Devi controllare quasi ogni giorno, chiedere spiegazioni quando hai dubbi, fare (molte) foto/video….
Non puoi “dimenticarti” del cantiere.
Fai sopralluoghi regolari, così affronterai immediatamente eventuali problemi.
In caso contrario – ne sono quasi certo – preparati a rogne e seccature.
Meglio ristrutturare o comprare il nuovo? Garanzie e rischi di entrambe le strade
Non è finita.
Vediamo garanzie a cui hai diritto e possibili incognite.
Garanzie per acquisto da impresa
L’impresa costruttrice deve rilasciare una fideiussione (bancaria o assicurativa) per le somme consegnate o da consegnare fino al rogito.
Deve inoltre stipulare una polizza decennale postuma (sei indenne per 10 anni).
Esiste una terza garanzia, riguardante vizi occulti e piccoli difetti (taciuti dal costruttore).
NOTA
È necessario il frazionamento del mutuo e dell’ipoteca del costruttore, prima della stipula del contratto di vendita.
Il notaio non può procedere alla vendita in assenza del titolo per il frazionamento (oppure la cancellazione dell’ipoteca, quando manca l’accollo del mutuo).
L’acquirente ha il diritto di prelazione per l’acquisto all’asta, qualora si tratti di abitazione adibita a residenza principale.
ATTENZIONE! ⚠️
Per ottenere queste garanzie (tutele di cui al Decreto Legislativo 122/2005), il preliminare dev’essere stipulato dal notaio (anziché tramite scrittura privata).
Rischi dell’acquisto da impresa
Molti nuovi immobili vengono costruiti e venduti da società immobiliari costituite per un’unica operazione.
Una volta conclusa la compravendita la società viene chiusa, quindi non garantisce alcun servizio post-vendita.
Garanzie per lavori di ristrutturazione
In questo caso hai le garanzie previste nel contratto di appalto con l’impresa.
Denuncia vizi
Secondo l’articolo 1667 del Codice Civile, hai 60 giorni di tempo* per comunicare alla ditta eventuali vizi e/o difformità riscontrate durante i lavori o al termine delle opere.
* I 60 giorni partono dalla scoperta del vizio/difformità
Nella comunicazione devi inserire le tue richieste (si presume una riduzione del prezzo).
NOTA
Per la comunicazione utilizza una raccomanda R/R o la e-mail PEC (se ne hai una).
Riduzione del prezzo
I vizi e/o le difformità riscontrate prevedono una riduzione del prezzo (proporzionata al valore delle opere da eseguire).
Se non hai ancora saldato i lavori, puoi detrarre quell’importo dal saldo finale.
NOTA
L’impresa si rifiuta di rimediare al danno?
Hai 2 anni di tempo – dalla consegna dei lavori – per farle causa.
Tutto chiaro?
Casa Nuova VS Casa Vecchia: quale scegliere?
Procedi per step.
Innanzitutto: cosa offre il mercato della zona?
Dai un’occhiata agli annunci di privati ed agenzie….cosa potresti acquistare con il tuo budget?
Fatto questo – indispensabile per raccogliere un minimo di dati – metti nero su bianco le tue priorità.
A cosa non vuoi rinunciare?
Sei nella fase iniziale e devi chiarirti le idee.
Puoi anche visionare qualche immobile della zona…ma non esagerare.
Gironzolare a lungo tra le agenzie non ha molto senso.
Prima deicidi su quale strada investire tempo e denaro.
Se hai domande scrivi un commento: ti risponderò il prima possibile.
A proposito di agenzie ed agenti immobiliari: ringrazio Stefano Boscarato, agente immobiliare di Treviso che ha collaborato alla stesura di questa guida.
Sul blog di Stefano (www.stefanoboscarato.com) trovi la guida su come vendere casa al maggior prezzo di mercato, più altre news su compravendita e mercato immobiliare.
Il “ragazzo” sa il fatto suo, quindi dai un’occhiata.
Ah, un’ultima cosa…
Restiamo in contatto!
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La prevenzione è fondamentale nel nostro paese soprattutto in ambito edilizio. L’Italia, per la sua posizione geografica, è un Paese sismicamente attivo.
Gli innumerevoli terremoti che interessano il nostro territorio sono frequenti ed intensi e hanno determinato un impatto socioeconomico rilevante.
A differenza di altre aree, la vulnerabilità della penisola italiana è ulteriormente aggravata dalla notevole fragilità del suo patrimonio edilizio, mai realmente ammodernato o costruito senza tenere in considerazione i requisiti minimi necessari ad assicurare efficienza e stabilità degli edifici. Mancanze politiche e mancanze di prevenzione sociale.
Per sopperire a queste carenze e con la volontà di dare un nuovo slancio all’intero settore edilizio della nostra Penisola, sono stati confermati per il triennio 2019-2021 gli incentivi di Ecobonus, a vantaggio dell’efficacia e ottimizzazione dei consumi energetici, e Sismabonus, l’incentivo che promuove la messa in sicurezza sismica degli edifici nelle aree caratterizzate da sismicità media o alta in cui ricadono, stando alla classificazione circa il 57% dei comuni italiani.
I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.
La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali.
La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico. Non sottovalutiamo mai l’importanza della prevenzione e dell’efficienza in ambito edilizio.
La tecnologia e il mondo virtuale, insieme con la ricerca scientifica in tali settori, potranno generare nuove opportunità per l’implementazione sostenibile del settore edilizio.
Grazie alle novità ed alla moderna tecnologica la realtà virtuale entrerà nella realtà di tutti i giorni del settore edile. Guanti speciali, realtà virtuali, tute specifiche, preparazione specifica per gli addetti, tutte novità tese a migliorare il settore sia per la tutela eco sostenibile sia per rendere ancora più sicuro l’ambiente lavorativo degli addetti al settore. I
l settore edile ha bisogno di novità, di modernità e l’arrivo degli strumenti hi-tech non può che essere di aiuto anche perché è la prima volta che in Italia viene sviluppato un progetto simile. Secondo i progettisti l’obiettivo ed il risultato finale sarà una diminuzione degli infortuni sul lavoro.
Questo argomento purtroppo preoccupa da anni perchè gli incidenti sul lavoro sono troppi. Facendo riferimento al mondo del disegno, ad esempio, si è passati da un disegno cad in 2D, ai sistemi di modellazione 3D, fino al BIM.
Un’ulteriore novità, soprattutto degli ultimi anni, è l’avvento delle applicazioni, nello specifico le App mobile, programmi per smartphone e tablet, che possono fare un’infinità di cose. Ecco alcuni esempi di come le applicazioni possono aiutare nel mondo dell’edilizia e dell’architettura. Pensate su misura per gli operatori del settore edile, sono tutte le App che permettono di prendere misurazioni di varia natura e gestire rilievi di spazi fisici.
Attraverso supporti come Google Maps e coordinate GPS, infatti, diventa semplice misurare aree, lunghezze e angoli o fare triangolazioni. Inoltre, si stanno sviluppando alcune App che sono in grado di dialogare con altri strumenti tipici di chi effettua rilievi, come il distanziometro.
Esistono App pensate per aiutare nella gestione dei lavori e delle commesse, che permettono quindi di utilizzare strumenti per il controllo dello stato di avanzamento dei lavori, per la rendicontazione, per la condivisione di documenti e progetti. Un modo completamente nuovo di pensare il settore che merita attenzione e la dovuta conoscenza.
La vera partita del futuro dell’edilizia è sempre più legata alla visione “green”. La vera partita si gioca sulla rigenerazione del parco immobiliare italiano, che consta di oltre12 milioni di edifici, il 65% dei quali realizzato precedentemente al 1976, anno della prima legge che introduceva criteri per il risparmio energetico.
L’Italia è tra i paesi che deve rispettare i vincoli internazionali e centrare gli obiettivi 2050. Per riuscire nell’impresa la necessità è quella di contare su un patrimonio edilizio a consumo zero quasi di energia.
Uno dei possibili interventi per raggiungere tali risultati passa da un nuovo modo di concepire la progettazione e l’intervento edilizio, possibile per esempio attraverso un modello di deep retrofit.
Ideato nei Paesi Bassi con un certo profitto eco-sostenibile, l’idea meriterebbe attenzione anche nella nostra Penisola e in particolare in regioni problematiche coma la Sicilia.
Un processo che non va solo a rigenerare profondamente l’edificio, mediante anche l’integrazione tecnologica, ma interessa anche una maggior consapevolezza dei residenti in modo che tutto il sistema, statico e dinamico, partecipino al raggiungimento di determinati obiettivi. Sarebbe davvero un ottimo strumento anche per riuscire a raggiungere i target fissati al 2050 in termini di decarbonizzazione.
L’industria incontra così il settore edilizio: immaginiamoci le sinergie che possono nascere e che beneficerebbe in particolare il social housing, un bacino su cui lavorare più facilmente e che potrebbe costituire il volano per far avviare questo grande mercato e opportunità.
Lavorare su progetti che permettono di monitorare costantemente i consumi reali è fondamentale.
Poter misurare gli effettivi consumi, contare su indicatori precisi e operare efficacemente e tempestivamente diventa imprescindibile per un vero cambiamento.
Sarebbe auspicabile contare su una banca dati dei consumi reali mediante cui elaborare una strategia efficace nella riduzione dei consumi, non solo negli edifici energivori, ma anche in quelli NZEB.
L’edilizia del futuro sarà sempre più legata a modelli green e in questo caso resta essenziale e fondamentale concepire e sostenere la ricerca scientifica e tecnologica.
Edilizia ed energia divengono settori sempre più legati per le stesse problematiche e tematiche che si vanno ad affrontare. In un’epoca di lotta agli sprechi e di consumo sostenibile, l’analisi di tale approccio risulta essenziale. Milioni di nuclei che hanno difficoltà ad acquistare un pacchetto minimo di beni e servizi energetici o che, per aver accesso a essi, deve distrarre una parte di reddito superiore a un valore “normale”. Un problema particolarmente sentito in tutto il continente e con un divario marcato fra Paesi dell’Europa nord-occidentale e Paesi dell’Europa sudorientale.
L’aumento della spesa energetica delle famiglie, in Europa, è evidente soprattutto tra quelle a basso reddito: +33 per cento tra il 2000 e il 2014.
A star meglio, sono i Paesi con una forte regolamentazione edilizia e un PIL pro capite più elevato. Ventiduesima nella graduatoria complessiva, comprendente anche la povertà energetica nei trasporti, l’Italia è diciannovesima nel Domestic energy poverty index, su ventotto stati dell’Unione Europea. Attualmente sono importante progetti di ristrutturazione edilizia. Fra le proposte più interessanti, spunta la possibilità di considerare sostegni specifici per interventi di efficienza e per l’installazione d’impianti a fonti rinnovabili in autoconsumo.
A tal proposito, l’efficienza energetica si ottiene mettendo in atto forme di intervento che includono miglioramenti tecnologici, ottimizzazione della gestione energetica e diversificazione dell’approvvigionamento di energia. L’efficienza energetica costituisce una componente essenziale della strategia energetica europea e nazionale, finalizzate a realizzare un’economia a basso consumo energetico, più sicura, più competitiva e più sostenibile. La riduzione delle emissioni di CO2 rappresenta un obiettivo prioritario sia per i Paesi avanzati, che per quelli in via di sviluppo.
Una maggiore efficienza energetica consente di utilizzare meno combustibili fossili e quindi di ridurre il livello delle emissioni di gas ad effetto serra, che che contribuiscono al surriscaldamento globale. Se si è proprietari della casa in cui si vive, è davvero importante considerare di generare la propria energia verde con un impianto fotovoltaico, eolico, termodinamicoo altri fonti di energia rinnovabile.Tra i progetti che meritano attenzione vi è quello di Energia Italia, nato da un gruppo di persone giovani, preparate e decise a migliorare la qualità della vita per le proprie famiglie e per il proprio territorio.
Edilizia ed Energia possono davvero divenire un sinonimo di eco-sostenibilità, innovazione tecnologica e benessere sociale, comunitario ed individuale.
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