Edilizia pubblica: opportunità in Calabria

Novità provengono dal mondo dell’edilizia popolare in Calabria. Più di 11 milioni di euro del Decreto Reggio saranno destinati al settore dell’edilizia residenziale pubblica per l’ampliamento del patrimonio di alloggi comunali destinati dall’Amministrazione alle famiglie più bisognose.
La proposta, già approvata dalla Giunta comunale, è stata licenziata dalla Commissione Bilancio.  A darne notizia è stato lo stesso presidente della Commissione che al temine della seduta, alla quale erano anche presenti i rappresentanti di alcune associazioni cittadine, ha ringraziato tutti i componenti dell’organismo consiliare per lo spirito costruttivo con il quale si sono approcciati al provvedimentoUn provvedimento importante per gli addetti al settore e che vuole ridare fiato e speranze e a tutti i cittadini che necessitano di un abitazione ma che non hanno gli strumenti e le capacità economiche per possedere una casa.

Una fase nuova che consente di dare risposte maggiori ai cittadini che giustamente rivendicano i loro diritti, senza dimenticare le nuove opportunità economiche per tutte quelle ditte e imprese del settore edile interessate alla progettualità inaugurata in Calabria.  Undici milioni di euro, provenienti del bacino del Decreto Reggio, saranno quindi destinati a questo scopo: un segnale molto chiaro di quelle che sono le priorità di un’Amministrazione che ha dimostrato con i fatti di voler stare affianco ai più deboli.

Più di 11 milioni di euro del Decreto Reggio saranno destinati al settore dell’edilizia residenziale pubblica per l’ampliamento del patrimonio di alloggi comunali destinati alle famiglie più bisognose.

Wc senza brida: cos’è, pro e contro, prezzi [Foto + Video]

In questa guida ti parlerò del wc senza brida.

Oltre agli indiscutibili vantaggi, scoprirai anche difetti e problemi di questo sanitario.

Problemi che puoi risolvere o schiavare, grazie ai consigli che troverai nelle prossime righe.

Ti racconterò anche come sceglierlo, quanto costa e dove acquistarlo.

Sei pronto per una nuova SUPER-guida?

Innanzitutto…

Che cos’è la brida?

Iniziamo dalla differenza rispetto al vaso tradizionale.

Osserva l’immagine:

La brida del wcLa brida del wc

Nel vaso tradizionale l’acqua fuoriesce da un’incavatura, scorre lungo le pareti di questa “cornice” e pulisce l’interno del wc.

L’incavatura è la brida, e ha 2 problemi.

Problema #1: Stagnazione acqua

Una parte dell’acqua, in seguito al risciacquo, rimane sulla brida.

Tale ristagno diventa luogo ideale per germi e batteri (come la legionella).

Problema #2: Difficile pulizia

L’interno dell’incavo è difficile da raggiungere e pulire (la parte interiore non è nemmeno smaltata).

Se hai utilizzato detersivi a beccuccio o altri “sistemi”, sai di cosa parlo.

Consapevoli di questi grattacapi, i produttori hanno inventato i sanitari senza brida.

Come è fatto un wc senza brida?

Il wc senza bridaIl wc senza brida
Nei vasi rimless manca l’incavatura: l’acqua fuoriesce da fessure centrali (o in altra posizione, come tra poco vedrai…).

Questi sanitari hanno almeno 3 vantaggi…

3 Vantaggi dei wc senza brida

I vasi rimless hanno almeno tre benefici:

#1: Pulizia definitiva

Tutte le pubblicità sottolineano il fattore pulizia.

Pro e contro del wc senza bridaPro e contro del wc senza brida

Effettivamente molti wc senza brida hanno un unico canale di scarico dell’acqua, posizionato al centro e sul bordo superiore.

Quando tiri l’acqua il vaso è pulito in modo uniforme, senza l’ostacolo dell’incavatura.

ATTENZIONE! ⚠️

In alcuni modelli il flusso scorre simmetricamente lungo le pareti dei sanitari, quindi la pulizia è uniforme e rapida (rispetto ai wc tradizionali).

Tuttavia, alcuni sanitari senza brida hanno un’altro tipo di scarico (a “vortice”).

CURIOSITÀ

Nel wc tradizionale, più del 20% del wc non è raggiunto dall’acqua di scarico.

Fonte: Ideal Standard

#2: Maggiore Igiene

È una conseguenza.

L’assenza della brida impedisce l’annidarsi di germi e batteri.

#3: Più silenziosi

Il flusso d’acqua “guidato” è più silenzioso, rispetto a quello classico.

Un esempio?

Il sistema AquaBlade (Ideal Standard) riduce del 25% il rumore dello scarico.

2 Svantaggi di (ALCUNI) wc senza brida

Finora abbiamo parlato di benefici.

Adesso vediamo i difetti del prodotto.

Sono almeno 2, variabili in base al modello.

#1: Schizzi d’acqua

Ho già ascoltato diverse testimonianze su tale difetto.

L’assenza della brida assicura maggiore pulizia.

Tuttavia, quando tiri lo sciacquone, manca l’ostacolo (la brida) che impedisce all’acqua di fuoriuscire dal water.

Tradotto: tiri lo sciacquone, l’acqua trabocca e finisce sul pavimento.

Come detto dipende dal modello.

SOLUZIONE 1: RIDUTTORE DI FLUSSO

Per rimediare al problema serve il riduttore di flusso, che rallenta il getto (dalla cassetta al wc).

Qualora acquistassi un wc senza brida, chiedi informazioni al rivenditore oppure all’idraulico.

#2: Flusso acqua

Di recente mi è stato inviato un video relativo ad un sanitario rimless.

Guarda che accade quando tiri lo sciacquone con dentro la carta igienica! ⚠️

La carta igienica gira e rigira…ma alla fine rimane nel water.

L’unica spiegazione?

La modalità del flusso d’acqua.

Nel modello in video il flusso è a “vortice” (guarda dove e come esce l’acqua).

Si crea un mulinello e la carta resta al suo posto.

Non vedo altre spiegazioni.

Nei wc tradizionali non avevo mai visto questo tipo di scarico, sui casi rimless è invece comune.

Devi scegliere bene il tuo sanitario…

Come scegliere il wc senza brida?

In commercio trovi molti modelli.

Design a parte, tieni a mente i problemi visti nel paragrafo precedente.

Considerato che non potrai “testare” i sanitari dello show-room, il minimo che puoi fare è…

#1: Informati

Lo stai già facendo (proprio ora)

Finora hai letto molte cose riguardo questi sanitari, e devi ancora leggere i paragrafi su modelli e prezzi.

Sei a buon punto.

#2: Intervista in show-room

Acquisti da un rivenditore fisico?

Indaga.

Fai domande e possibilmente tocca con mano i prodotti (osserva la brida!).

Ricorda che eventualmente hai il riduttore di flusso!

Prezzi dei wc senza brida

Parliamo di soldi.

Un discreto wc senza brida costa attorno ai 100 €, che salgono a 190/200 euro per la coppia (water e bidet).

In questo range di prezzi trovi anche i sanitari sospesi senza brida.

Per un wc migliore devi arrivare ad almeno 250-270 € (la coppia è dai 390/400 euro a salire).

Il prezzo varia in base a brand, collezione e design.

Wc rimless: 3 modelli Made In Italy

Molte aziende hanno introdotto questi sanitari nelle collezioni.

Ti propongo tre modelli che godono di buona reputazione.

#1: AquaBlade – Ideal Standard

Uno dei più celebri.

La tecnologia/sistema si chiama AquaBlade, disponibile per diverse collezioni dell’azienda.

Ecco come funziona:

Puoi acquistarlo da un rivenditore di zona, oppure on-line.

Per l’acquisto on-line dai un’occhiata qui:

◼︎ AQUABLADE SU EBAY ;
◼︎ AQUABLADE SU MANOMANO ;

#2: Rimfree – Pozzi Ginori

La tecnologia/sistema è Rimfree, disponibile per alcune collezioni.

Ecco come funziona:

Un buon prodotto.

Per l’acquisto on-line dai un’occhiata qui:

◼︎ RIMFREE SU EBAY ;
◼︎ RIMFREE SU MANOMANO ;

#3: Norim – Kerasan

La tecnologia/sistema è Norim.

Ecco come funziona:

Per l’acquisto on-line dai un’occhiata qui:

◼︎ NORIM SU EBAY ;
◼︎ NORIM SU MANOMANO ;

I sanitari senza brida sono disponibili nella versione a terra filomuro, oppure sospesi.

Meglio un wc con o senza brida? [la mia opinione]

Lo ammetto: il prodotto mi piace.

Innanzitutto per il fattore igiene.

La stagnazione d’acqua nel canale della brida non è da sottovalutare.

Anche la pulizia è importante…e pulire l’incavatura del wc standard richiede pazienza e tempo (per un mediocre risultato).

Come la mettiamo con i difetti?

L’unico modo per impedire la fuoriuscita d’acqua è il riduttore di flusso.

Controlla anche la modalità di scarico del vaso….non si sa mai!

NOTA

I 3 modelli proposti NON hanno lo scarico a vortice (che potrebbe impedire il deflusso della carta igienica).

Se hai domande scrivi un commento, ti risponderò il prima possibile!

Ah, un’ultima cosa.

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A presto!
Lorenzo

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Fermare il rischio idrogeologico è una priorità

Fermare il rischio idrogeologico è una priorità.

In Italia, negli ultimi anni si è parlato spesso di questo argomento perchè la nostra Penisola si è trovata più di una volta piegata da terremoti, inondazioni o anche eruzioni vulcaniche. 

Il problema dell’Italia è che risultano a rischio idrogeologico diversi comuni abitati: questo significa che esistono dei pericoli seri per l’incolumità delle persone e delle loro abitazioni.

I dati che sono stati pubblicati di recente dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra) sono piuttosto allarmanti.

Cosa si può fare?

Ripensare ad un nuova ed efficiente edilizia.

Il 91% dei comuni italiani si trova in zone a rischio idrogeologico e non è tutto: in 9 regioni non c’è nemmeno un comune che si possa dire al sicuro. Molti problemi sono dovuti soprattutto all’incuria dell’uomo nel corso degli anni.

Le regioni che presentano un rischio idrogeologico particolarmente elevato in tutti i comuni sono la Valle d’Aosta, la Liguria, l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Toscana, le Marche, il Molise, la Basilicata e la Calabria.

Questo però non significa che nelle altre zone d’Italia si possa stare tranquilli: in Abruzzo, Lazio, Piemonte, Trentino Alto Adige, Campania e Sicilia i comuni a rischio sono più del 90%.

Il rischio meteo-idrogeologico e idraulico è fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.

La densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni montani, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano, aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.

Bisogna puntare a fare dell’edilizia una scienza moderna e tecnologica che possa mediare e bloccare i pericoli derivanti dall’incuria e dall’abusivismo dell’uomo. Un compito non semplice.

Approfondimento a cura di Domenico Letizia, analista del Think Tank “Imprese del Sud“.

Meglio una casa nuova o da ristrutturare?

Meglio comprare una casa nuova o da ristrutturare?

In questo articolo parlerò di vantaggi e svantaggi tra acquisto di un’abitazione nuova di pallino ed una bisognosa di lavori.

Entrambe le strade hanno pro e contro, ma a parità di budget quale conviene di più?

Mettiti comodo e prendi nota…

3 Vantaggi della casa di nuova costruzione

Partiamo dai benefici delle case acquistate da impresa (in corso di costruzione o da poco finite).

#1: Buona personalizzazione

Il livello di personalizzazione varia in base allo stato di avanzamento lavori.

Con immobili al “grezzo avanzato” – ad esempio – tale livello è limitato.

Tradotto: potrai scegliere tipologia di pavimenti, rivestimenti, sanitari…e poco altro.

Tutto cambia quando il cantiere deve ancora partire.

Acquistando su progetto (quindi “su carta”) scegli e modifichi molte più cose.

Ovviamente entro certi limiti.

Non puoi chiedere modifiche su parti strutturali dell’edificio (pilastri, travi, muri portanti) oppure sui prospetti (spostamento finestre…).

Primo punto a favore.

#2: Zero pensieri (o quasi)

Parlo per esperienza diretta.

Un costruttore serio (con le palle) è abbastanza strutturato ed organizzato che devi solo comunicargli i tuoi desideri per la nuova casa.

L’impresa seria si occupa della burocrazia (dalla A alla Z) e fornisce un dettagliato capitolato riguardante le finiture.

In genere il capitolato è diviso in 2 o 3 livelli qualitativi.

Troverai finiture base, medie e top (il prezzo sale).

Il capitolato non è di tuo gradimento?

No problem.

Puoi scegliere qualcosa extra-capitolato (al costruttore paghi la differenza tra ciò che hai scelto e la sua proposta “top”).

Le grandi realtà hanno una o più persone a disposizione per sopralluoghi in cantiere ed eventuali modifiche in corso d’opera.

ATTENZIONE! ⚠️

L’impresa si occupa di burocrazia anche per l’atto notarile.

Come acquirente hai il diritto di scegliere il notaio dove stipulare la compravendita.

#3: Tecnologie

Ogni progetto è diverso, ma nelle nuove costruzioni trovi alcune interessanti tecnologie ed impianti.

Scopri i vantaggi di comprare casa dal costruttoreScopri i vantaggi di comprare casa dal costruttore

Tra questi:

◼︎ aspirazione centralizzata;
◼︎ VMC (ventilazione meccanica controllata);
◼︎ fotovoltaico;
◼︎ riscaldamento a pavimento;
◼︎ pannelli solari;
◼︎ pompa di calore;
◼︎ cappotto esterno e/o interno;
◼︎ strutture portanti rivestite in cartongesso;
◼︎ finestre e porte-finestre esterne scorrevoli*;

*non sempre concesse su vecchi condomini

Anche su diverse case da ristrutturare puoi aggiungere queste soluzioni, ma taluni impianti risultano complicati da realizzare.

Un paio di esempi?

VMC centralizzata e riscaldamento a pavimento.

Nella casa nuova, invece, tutto è progettato a monte.

2 Svantaggi della casa di nuova costruzione

Finora hai visto i benefici.

Passiamo ai contro.

#1: Spazi (in media) più piccoli

Problema noto soprattutto in appartamenti di piccole e medie metrature.

L’esempio classico?

Molti nuovi appartamenti sono privi di un vero e proprio ingresso (per appendiabiti, portaombrelli, un mobile per le scarpe…).

Entri direttamente in soggiorno o nel soggiorno-angolo cottura.

L’ingresso separato è quasi un lusso (se ne hai uno o l’hai avuto sai che intendo).

E che dire delle camere?

Troppo spesso la singola è di 9 metri quadrati netti (il minimo).

A volte ho visto stanzini di 8,5 mq venduti come “camera singola”.

Perché spazi così ristretti?

Risposta democratica: le esigenze cambiano, le persone non hanno più bisogno di ampi spazi.

Altre volte il costruttore spreme al massimo la cubatura disponibile (ricava 2 appartamenti dalla cubatura adatta ad un solo appartamento).

#2: Imposte (in media) più alte

A parità di condizioni (metratura, tipologia e zona), l’immobile nuovo ha imposte di acquisto maggiori.

Facciamo un esempio reale (relativo alla città di Treviso).

Appartamento 1 – USATO

Condizioni: Usato
Mq: 100 commerciali.
Prezzo: € 175.000.

Imposte:

Rendita catastale: € 1052 x 115,5 (coefficiente 1°casa) = € 127.582

Su questo valore applichiamo un’imposta di registro del 2% (€ 127.582 x 2%).

Imposta registro: € 2.552,00

A tale importo vanno aggiunte le imposte ipotecarie e catastale (ciascuna ha un importo di € 50, quindi il totale è € 100).

Appartamento 2 – NUOVO

Condizioni: Nuovo
Mq: 100 commerciali.
Prezzo: € 405.000

Imposte:

Nel caso di una casa nuova, imposta di registro, catastale ed ipotecaria hanno un importo complessivo di € 200.

Tuttavia dovrai pagare l’IVA sul prezzo di acquisto.

IVA: € 405.000 X 4% = € 16.200,00

Una bella differenza rispetto all’usato!

ATTENZIONE! ⚠️

Spesso anche il prezzo di acquisto è maggiore, rispetto all’usato.

Verifica tu stesso durante la fase di ricerca della casa.

4 Vantaggi delle case da ristrutturare

Stai completando il quadro.

Abbiamo parlato di nuove costruzioni, ora è il turno delle vecchie (o fatiscenti) abitazioni.

Iniziamo con i “pro”.

#1: Spazi (in media) più ampi

Ripensa a cucine, camere da letto e soggiorni di molti appartamenti anni ’60 e ’70…

Le differenze tra casa nuova e da ristrutturareLe differenze tra casa nuova e da ristrutturare

Spazio a volontà!

A volte c’era l’ingresso separato più il ripostiglio.

Alcuni vecchi soggiorni sono abbastanza grandi da poterli dividere, ricavandone un’altra camera (o studio).

In tema di dimensioni, il “vecchio” vince a mani basse.

#2: Imposte (in media) più basse

Hai già visto questo punto, quindi non mi dilungo.

#3: Buona personalizzazione

Con pazienza, risorse e condizioni adeguate puoi anche sventrare l’immobile per rifarlo completamente.

Ho assistito a queste ristrutturazioni, e il risultato finale ripaga gli sforzi dei proprietari.

Ecco un esempio (prima):

e a lavori conclusi (dopo):

Niente male!

#4: Agevolazioni fiscali

Per tutto il 2019 (mi auguro anche il 2020, 2021…) usufruisci del bonus ristrutturazioni e degli altri bonus (mobili, ecobonus…).

Per approfondire l’argomento DEVI guardarti il video che ho realizzato grazie a Massimo Allievi (commercialista dello Studio Allievi).

È il più visto d’Italia su questo tema (ci sarà un motivo, no?):

Se hai domande scrivi un commento sul video (lo trovi nel mio canale Youtube).

2 Svantaggi delle case da ristrutturare

Ed ora le noti dolenti.

#1: Più referenti

Una ristrutturazione media-grande prevede più referenti.

Quanti?

Tre…come minimo:

◼︎ tecnico (autorizzazioni, burocrazia…);
◼︎ titolare ditta;
◼︎ fornitore arredo;

In realtà saranno di più (…anche molti di più).

Il motivo?

Il tessuto imprenditoriale italiano è formato soprattutto da piccole realtà (partite iva), spesso ti rivolgerai ad artigiani e professionisti che “fanno solo il loro” (idraulico, elettricista, muratore…).

È un male?

No, ti dico come stanno le cose.

#2: Maggiore stress

Svantaggi di ristrutturare casaSvantaggi di ristrutturare casa

Devi farti il mazzo.

Devi controllare quasi ogni giorno, chiedere spiegazioni quando hai dubbi, fare (molte) foto/video….

Non puoi “dimenticarti” del cantiere.

Fai sopralluoghi regolari, così affronterai immediatamente eventuali problemi.

In caso contrario – ne sono quasi certo – preparati a rogne e seccature.

Meglio ristrutturare o comprare il nuovo? Garanzie e rischi di entrambe le strade

Non è finita.

Vediamo garanzie a cui hai diritto e possibili incognite.

Garanzie per acquisto da impresa

L’impresa costruttrice deve rilasciare una fideiussione (bancaria o assicurativa) per le somme consegnate o da consegnare fino al rogito.

Deve inoltre stipulare una polizza decennale postuma (sei indenne per 10 anni).

Tale polizza copre:

◼︎ difetti strutturali;
◼︎ danneggiamento delle strutture;
◼︎ crollo parziale immobile;

Esiste una terza garanzia, riguardante vizi occulti e piccoli difetti (taciuti dal costruttore).

NOTA

È necessario il frazionamento del mutuo e dell’ipoteca del costruttore, prima della stipula del contratto di vendita.

Il notaio non può procedere alla vendita in assenza del titolo per il frazionamento (oppure la cancellazione dell’ipoteca, quando manca l’accollo del mutuo).

L’acquirente ha il diritto di prelazione per l’acquisto all’asta, qualora si tratti di abitazione adibita a residenza principale.

ATTENZIONE! ⚠️

Per ottenere queste garanzie (tutele di cui al Decreto Legislativo 122/2005), il preliminare dev’essere stipulato dal notaio (anziché tramite scrittura privata).

Rischi dell’acquisto da impresa

Molti nuovi immobili vengono costruiti e venduti da società immobiliari costituite per un’unica operazione.

Una volta conclusa la compravendita la società viene chiusa, quindi non garantisce alcun servizio post-vendita.

Garanzie per lavori di ristrutturazione

In questo caso hai le garanzie previste nel contratto di appalto con l’impresa.

Denuncia vizi

Secondo l’articolo 1667 del Codice Civile, hai 60 giorni di tempo* per comunicare alla ditta eventuali vizi e/o difformità riscontrate durante i lavori o al termine delle opere.

* I 60 giorni partono dalla scoperta del vizio/difformità

Nella comunicazione devi inserire le tue richieste (si presume una riduzione del prezzo).

NOTA

Per la comunicazione utilizza una raccomanda R/R o la e-mail PEC (se ne hai una).

Riduzione del prezzo

I vizi e/o le difformità riscontrate prevedono una riduzione del prezzo (proporzionata al valore delle opere da eseguire).

Se non hai ancora saldato i lavori, puoi detrarre quell’importo dal saldo finale.

NOTA

L’impresa si rifiuta di rimediare al danno?

Hai 2 anni di tempo – dalla consegna dei lavori – per farle causa.

Tutto chiaro?

Casa Nuova VS Casa Vecchia: quale scegliere?

Procedi per step.

Innanzitutto: cosa offre il mercato della zona?

Dai un’occhiata agli annunci di privati ed agenzie….cosa potresti acquistare con il tuo budget?

Fatto questo – indispensabile per raccogliere un minimo di dati – metti nero su bianco le tue priorità.

A cosa non vuoi rinunciare?

Sei nella fase iniziale e devi chiarirti le idee.

Puoi anche visionare qualche immobile della zona…ma non esagerare.

Gironzolare a lungo tra le agenzie non ha molto senso.

Prima deicidi su quale strada investire tempo e denaro.

Se hai domande scrivi un commento: ti risponderò il prima possibile.

A proposito di agenzie ed agenti immobiliari: ringrazio Stefano Boscarato, agente immobiliare di Treviso che ha collaborato alla stesura di questa guida.

Sul blog di Stefano (www.stefanoboscarato.com ) trovi la guida su come vendere casa al maggior prezzo di mercato, più altre news su compravendita e mercato immobiliare.

Il “ragazzo” sa il fatto suo, quindi dai un’occhiata.

Ah, un’ultima cosa…

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A presto!
Lorenzo

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L’Italia è un Paese sismicamente attivo e la prevenzione è fondamentale

La prevenzione è fondamentale nel nostro paese soprattutto in ambito edilizio. L’Italia, per la sua posizione geografica, è un Paese sismicamente attivo.

Gli innumerevoli terremoti che interessano il nostro territorio sono frequenti ed intensi e hanno determinato un impatto socioeconomico rilevante.

A differenza di altre aree, la vulnerabilità della penisola italiana è ulteriormente aggravata dalla notevole fragilità del suo patrimonio edilizio, mai realmente ammodernato o costruito senza tenere in considerazione i requisiti minimi necessari ad assicurare efficienza e stabilità degli edifici. Mancanze politiche e mancanze di prevenzione sociale.

Per sopperire a queste carenze e con la volontà di dare un nuovo slancio all’intero settore edilizio della nostra Penisola, sono stati confermati per il triennio 2019-2021 gli incentivi di Ecobonus, a vantaggio dell’efficacia e ottimizzazione dei consumi energetici, e Sismabonus, l’incentivo che promuove la messa in sicurezza sismica degli edifici nelle aree caratterizzate da sismicità media o alta in cui ricadono, stando alla classificazione circa il 57% dei comuni italiani.

Inoltre, ricordiamo che in tale ambito è importante il contributo tecnologico e la preparazione scientifica del settore. 

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.

La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali.

La percentuale di detrazione e le regole per poterne fruire sono diverse a seconda dell’anno in cui la spesa viene effettuata. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico. Non sottovalutiamo mai l’importanza della prevenzione e dell’efficienza in ambito edilizio.

Analisi di Domenico Letizia, analista del Think Tank “Imprese del Sud“.

Tecnologia e virtuale aiuteranno il mondo dell’edilizia

La tecnologia e il mondo virtuale, insieme con la ricerca scientifica in tali settori, potranno generare nuove opportunità per l’implementazione sostenibile del settore edilizio.

Grazie alle novità ed alla moderna tecnologica la realtà virtuale entrerà nella realtà di tutti i giorni del settore edile. Guanti speciali, realtà virtuali, tute specifiche, preparazione specifica per gli addetti, tutte novità tese a migliorare il settore sia per la tutela eco sostenibile sia per rendere ancora più sicuro l’ambiente lavorativo degli addetti al settore.  I

l settore edile ha bisogno di novità, di modernità e l’arrivo degli strumenti hi-tech non può che essere di aiuto anche perché è la prima volta che in Italia viene sviluppato un progetto simile. Secondo i progettisti l’obiettivo ed il risultato finale sarà una diminuzione degli infortuni sul lavoro.

Questo argomento purtroppo preoccupa da anni perchè gli incidenti sul lavoro sono troppi. Facendo riferimento al mondo del disegno, ad esempio, si è passati da un disegno cad in 2D, ai sistemi di modellazione 3D, fino al BIM.

Un’ulteriore novità, soprattutto degli ultimi anni, è l’avvento delle applicazioni, nello specifico le App mobile, programmi per smartphone e tablet, che possono fare un’infinità di cose. Ecco alcuni esempi di come le applicazioni possono aiutare nel mondo dell’edilizia e dell’architettura. Pensate su misura per gli operatori del settore edile, sono tutte le App che permettono di prendere misurazioni di varia natura e gestire rilievi di spazi fisici.

Attraverso supporti come Google Maps e coordinate GPS, infatti, diventa semplice misurare aree, lunghezze e angoli o fare triangolazioni. Inoltre, si stanno sviluppando alcune App che sono in grado di dialogare con altri strumenti tipici di chi effettua rilievi, come il distanziometro.

Esistono App pensate per aiutare nella gestione dei lavori e delle commesse, che permettono quindi di utilizzare strumenti per il controllo dello stato di avanzamento dei lavori, per la rendicontazione, per la condivisione di documenti e progetti. Un modo completamente nuovo di pensare il settore che merita attenzione e la dovuta conoscenza.

Analisi di Domenico Letizia, collaboratore del think tank “Imprese del Sud“.

6 Semplici Idee per nascondere i sanitari del bagno [FOTO]

In questa guida ti mostrerò 6 idee per nascondere i sanitari del bagno.

Sei soluzioni adatte a diversi stili di arredo, spazi e budget di spesa.

Tranquillo/a: non dovrai ricorre a fantasiosi ed improbabili espedienti…

Sei pronto/a?

Facciamo un passo indietro…

Wc e Bidet nascosti: il problema di Roberta

Qualche tempo fa ricevo la mail di Roberta, lettrice del blog che deve ristrutturare il bagno .

Ecco un estratto del suo messaggio:

“…non so forse è una mia fissa o un capriccio, ma in vista dei lavori vorrei capire se è possibile nascondere i sanitari…”

Dipende dalla disposizione degli elementi e dallo spazio disponibile. 🙂

Vediamo cosa si può fare…

6 Favolose Idee per nascondere i sanitari del bagno

Procediamo con ordine.

Partiamo dalla soluzione più conosciuta e avanziamo verso quelle particolari, riservate ai servizi spaziosi.

Idea #1: Il muretto

La quinta di separazione è la proposta più gettonata.

Realizzabile in muratura o cartongesso , potresti farci un pensierino in un bagno stretto e lungo (di adeguata metratura):

Scopri come nascondere wc e bidet

muretto che puoi rivestire (o dipingere):

Muretto per nascondere i sanitari

o abbinabile ad un vetro satinato:

Consigli per il muretto:

◼︎ spessore massimo 8-10 cm;
◼︎ realizza una paretina bassa (filtrerà la luce);

E questa era la prima idea.

Idea #2: Pannello divisore

La seconda soluzione è utilizzare un divisorio.

Ti confesso che non vado matto per questa idea, tuttavia esistono un’infinità di modelli.

Il mio preferito è il vetro opaco (oppure satinato):

Come nascondere i sanitari del bagno?

L’alternativa è il divisorio in alluminio zincato:

la terza proposta è Blooming (Guarda il video!):

L’ho presentato tempo fa sul mio canale Youtube, ed ha incuriosito molti utenti.

Creato da due designer olandesi, è disponibile in qualsiasi dimensione e grandezza ed è composto da elementi modulari.

Per info: https://www.bloomming.com/it

Idea #3: Termoarredo a bandiera

Il termoarredo bagno a bandiera è una proposta di design sottovalutata (statistiche mie 😉) ma che trovo perfetta per nascondere i sanitari.

Ti faccio notare che questo termoarredo, montato trasversalmente alla parete, mimetizza gli elementi ma lascia filtrare la luce.

In commercio troverai diversi modelli:

Il prodotto in foto è Mikado (azienda: Scirocco).

Idea #4: Il mobile

Un’alternativa al muretto o al pannello divisore è il mobile:

Ovviamente dovrai trovare un mobile adatto allo spazio disponibile, oppure è necessario un arredo su misura.

Il bello di questa soluzione è che il mobile diventa un prezioso contenitore, quindi ha una doppia funzione:

Niente male! 😮

Idea #5: Antibagno

L’antibagno è obbligatorio* solo quando il locale comunica direttamente con soggiorno o cucina, ma nulla toglie che puoi crearne uno ad hoc.

Si: qui hai bisogno di spazio. 

Nell’antibagno sistemi lavabo e – volendo – doccia e lavatrice, mentre l’altro spazio è riservato ai sanitari (ben nascosti).

*Consulta comunque il Regolamento Edilizio del Comune

E infine…

Idea #6: Spazio assegnato

L’ultima proposta è quella di dedicare un angolo o una stanza a wc e bidet.

Non sei obbligato ad innalzare delle pareti.

Puoi utilizzare il vetro:

e non solo per una piccola area…

Visto? 🙂

Per concludere

Non so perché vuoi nascondere wc e bidet.

Anche i sanitari contribuiscono all’estetica del locale, e alcuni modelli sono davvero bellissimi.

A parte questo, mi auguro che i consigli della guida siano di aiuto.

Se hai domande scrivi un commento: ti risponderò il prima possibile.

Una cosa prima di salutarci: restiamo in contatto! 🤝

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A presto!
Lorenzo

L’articolo 6 Semplici Idee per nascondere i sanitari del bagno [FOTO] proviene da Voglia di Ristrutturare .

La partita del futuro dell’edilizia è green

La vera partita del futuro dell’edilizia è sempre più legata alla visione “green”. La vera partita si gioca sulla rigenerazione del parco immobiliare italiano, che consta di oltre 12 milioni di edifici, il 65% dei quali realizzato precedentemente al 1976, anno della prima legge che introduceva criteri per il risparmio energetico.

L’Italia è tra i paesi che deve rispettare i vincoli internazionali e centrare gli obiettivi 2050. Per riuscire nell’impresa la necessità è quella di contare su un patrimonio edilizio a consumo zero quasi di energia.

Uno dei possibili interventi per raggiungere tali risultati passa da un nuovo modo di concepire la progettazione e l’intervento edilizio, possibile per esempio attraverso un modello di deep retrofit.

Ideato nei Paesi Bassi con un certo profitto eco-sostenibile, l’idea meriterebbe attenzione anche nella nostra Penisola e in particolare in regioni problematiche coma la Sicilia.

Un processo che non va solo a rigenerare profondamente l’edificio, mediante anche l’integrazione tecnologica, ma interessa anche una maggior consapevolezza dei residenti in modo che tutto il sistema, statico e dinamico, partecipino al raggiungimento di determinati obiettivi. Sarebbe davvero un ottimo strumento anche per riuscire a raggiungere i target fissati al 2050 in termini di decarbonizzazione.

L’industria incontra così il settore edilizio: immaginiamoci le sinergie che possono nascere e che beneficerebbe in particolare il social housing, un bacino su cui lavorare più facilmente e che potrebbe costituire il volano per far avviare questo grande mercato e opportunità.

Lavorare su progetti che permettono di monitorare costantemente i consumi reali è fondamentale.

Poter misurare gli effettivi consumi, contare su indicatori precisi e operare efficacemente e tempestivamente diventa imprescindibile per un vero cambiamento.

Sarebbe auspicabile contare su una banca dati dei consumi reali mediante cui elaborare una strategia efficace nella riduzione dei consumi, non solo negli edifici energivori, ma anche in quelli NZEB.

L’edilizia del futuro sarà sempre più legata a modelli green e in questo caso resta essenziale e fondamentale concepire e sostenere la ricerca scientifica e tecnologica.

Analisi di Domenico Letizia.

Come arredare un perfetto bagno minimal nel 2020 [FOTO]

In questo articolo scoprirai come arredare un bagno minimal moderno (anche se ti mancano idee ed esperienza).

Grazie ai consigli della guida, realizzerai il bagno minimalista che hai sempre sognato.

Infatti, è una guida step-by-step.

Non devi far altro che prendere appunti ed applicare i suggerimenti.

Sei pronto?

4 Indispensabili qualità di un vero bagno minimal

Partiamo dalle basi.

#1: Colori giusti

Un bagno minimal lo riconosci anche grazie ai toni, di solito omogenei e tenui (bianco, beige, grigio chiaro…).

Non c’è spazio per accozzaglie di colori.

Ecco un’idea:

Un esempio di bagno minimal

L’obiettivo è realizzare un ambiente armonioso ed ordinato, con colori ed arredi perfettamente accostati.

ATTENZIONE! ⚠️

Non esagerare.

I locali minimalisti monocolore (esempio: tutto bianco o tutto nero) comunicano freddezza…e sono un pò tristi. 😐

Opinione condivisa anche da alcuni iscritti al mio canale Youtube :

Occhio, eh!

#2: Forme e spessori

Ho visto molti bagni minimal con forme squadrate e spigoli in ogni dove.

Effettivamente questo stile ha forme lineari e rigorose, quindi rettangoli e quadrati sono i protagonisti.

Tuttavia puoi inserire delle variazioni.

Ad esempio nello specchio:

Specchio rotondo per bagno minimal chic

oppure nel lavabo:

Lavabo per bagno minimal contemporaneo

Evita gli arredi di alto spessore, ad esempio nel piatto doccia (altezza massima 5/6 cm!).

#3: Less is More

Un sinonimo della parola “minimalismo” è “ridotto”.

Ciò significa che devi ridurre, anziché aggiungere.

Lo so: spesso la tentazione è quella di acquistare tanti accessori e suppellettili.

Non cascarci.

#4: Illuminazione

Ecco l’ultimo – fondamentale – punto.

Innanzitutto, elimina il vecchio lampadario.

Puoi sostituirlo con dei led nel controsoffitto in cartongess, oppure con faretti orientabili:

o magari una lampada:

Niente male, vero?

Come scegliere il mobile del bagno minimal?

Ricordati le qualità viste nel paragrafo precedente.

Per partire, valuterai un mobile lavabo sospeso:

L’arredo sospeso trasmette ordine, pulizia e leggerezza, ovvero 3 peculiarità del minimalismo.

Scegli linee pulite e colori tenui (che non stancano la vista), e prediligi la funzionalità.

Un buon esempio è il mobile bagno della foto:

Mobile bagno sospeso stile minimal

È sospeso, ha un capiente cassettone portaoggetti e il mobile include il portasciugamani (Azienda: Idea Group – linea Basic).

Medesimo discorso per l’eventuale colonna da affiancare al mobile.

I sanitari del bagno minimal moderno

Hai l’imbarazzo della scelta.

Quelli sospesi sono una buona soluzione, perché rimarcano concetti come leggerezza, luce e pulizia.

Vanno benissimo anche quelli a terra.

Direi giusto due parole sulle forme.

Personalmente eviterei i sanitari squadrati, in favore di forme più morbide.

Una collezione che mi è sempre piaciuta è “Connect Air” (Ideal Standard):

Coppia sanitari Ideal Standard

Sono adatti ad un bagno minimal?

Secondo me si, perché hanno bordi sottili e forme adatte a – quasi – tutti i locali (disponibili sia sospesi che a pavimento).

Un’alternativa è la linea “Forty 3” (Ceramica Globo):

Coppia sanitari molto piccoli

Anche qui bordi sottili e linee pulite.

E poi sono perfetti per bagni piccoli , grazie alla profondità ridotta (appena 43 cm!).

Passiamo alla zona doccia…

La doccia del bagno minimal

In base ai consigli del primo paragrafo, avrai già intuito che il piatto doccia sottile o a pavimento è perfetto:

Piatto doccia design minimal

Nell’immagine puoi vedere la proposta di Ceramica Cielo, che realizza piatti doccia di vario spessore (da 2,5 a 7 centimetri).

4 Motivi per valutare i piatti doccia di Ceramica Cielo

Spessori a parte, per l’ottima qualità del materiale ceramico.

Inoltre, alcuni modelli si installano anche a filo pavimento.

E c’è di più.

Puoi richiedere tagli su misura, e scegliere tra moltissime finiture:

I toni disponibili sono un’infinità!

Piatto doccia da abbinare ad un box doccia trasparente:

Qui, più che un consiglio, è quasi un’obbligo. 😬

E la vasca?

Come scegliere la vasca del bagno minimalista?

Le tipologie più diffuse sono da incasso (e semi-incasso), oppure freestanding.

Al di là della tipologia, punta su una vasca senza fronzoli:

Il modello in foto (Vieques – Agape) mi piace per l’eleganza e la pulizia del design.

Prendi spunto!

Il termoarredo di un bagno minimal moderno

Anche il termoarredo contribuisce al look del locale.

Vuoi un’ottima alternativa ai classici scaldasalviette?

Dai un’occhiata ai modelli a pannello:

Termoarredo bagno minimalista

Si puliscono facilmente e il design è minimale (sono praticamente perfetti).

Tra tutti ho selezionato “Oni” (azienda Vasco):

Perché questo modello?

◼︎ ultra sottile (8 mm);
◼︎ molti colori disponibili;
◼︎ con o senza foro portasciugamani;
◼︎ angoli arrotondati;

Bello ed essenziale.

Pavimenti e rivestimenti del bagno minimal

Alcuni bagni minimalisti contemporanei non hanno piastrelle.

In questo caso pavimenti e rivestimenti sono in microcementi o resine.

Saranno anche la massima espressione del minimalismo, ma per me sono…”troppo”. 🤷🏻‍♂️

Se invece preferisci le classiche mattonelle, utilizza pochi colori.

questa era un’idea, eccone un’altra:

Per i materiali puoi scegliere tra grés porcellanato, ceramica oppure un pavimento in legno (chiaro).

E infine…

3 Accessori e complementi del bagno minimalista

Siamo alla ciliegina sulla torta.

Accessori e complementi sono di vitale importanza, quindi selezionali con cura.

A partire dallo…

#1: Specchio

Quelli ideali hanno cornici sottili.

Altra possibilità è lo specchio contenitore:

Ti faccio notare che ho scelto un modello ovale, (Oval Box – Ceramica Cielo) che ammorbidisce le forme del locale.

Che ne dici?

#2: Il set completo

Per tutti gli altri accessori (ganci, portarotolo, portasciugamani…) non esiste una regola categorica.

Però posso dirti il mio punto di vista. 🙂

Come prima cosa eviterei di mescolare gli stili.

Prendi esempio da questi accessori:

Accessori bagno stile minimalista

LI TROVI QUI: https://amzn.to/2XDe0X3

Perfettamente abbinati (d’altronde è un set), dovresti accostarli ad altri oggetti affini…come questo portarotolo:

PORTAROTOLO NERO: https://amzn.to/2YLbhaP

Tra l’altro valuterei seriamente il colore nero (a me non dispiace).

#3: L’idroscopino

Con all’idroscopino elimini il classico spazzolone per il wc.

Ma questo è solo il primo beneficio.

Quest’accessorio è igienico, funzionale e riscuote molto successo (grazie anche alla “campagna” pro-idroscopino che ho lanciato sul blog anni fa😇 ).

Fossi in te lo installerei senza pensarci due volte!

Per concludere

Ora tocca a te!

Hai tutte le informazioni per realizzare il bagno minimalista che desideri.

Se hai domande scrivi un commento: ti risponderò il prima possibile.

Una cosa prima di salutarci: restiamo in contatto! 🤝

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A presto!
Lorenzo

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Edilizia ed Energia: un rapporto sempre più intenso

Edilizia ed energia divengono settori sempre più legati per le stesse problematiche e tematiche che si vanno ad affrontare. In un’epoca di lotta agli sprechi e di consumo sostenibile, l’analisi di tale approccio risulta essenziale. Milioni di nuclei che hanno difficoltà ad acquistare un pacchetto minimo di beni e servizi energetici o che, per aver accesso a essi, deve distrarre una parte di reddito superiore a un valore “normale”. Un problema particolarmente sentito in tutto il continente e con un divario marcato fra Paesi dell’Europa nord-occidentale e Paesi dell’Europa sudorientale.

L’aumento della spesa energetica delle famiglie, in Europa, è evidente soprattutto tra quelle a basso reddito: +33 per cento tra il 2000 e il 2014.

A star meglio, sono i Paesi con una forte regolamentazione edilizia e un PIL pro capite più elevato. Ventiduesima nella graduatoria complessiva, comprendente anche la povertà energetica nei trasporti, l’Italia è diciannovesima nel Domestic energy poverty index, su ventotto stati dell’Unione Europea. Attualmente sono importante progetti di ristrutturazione edilizia. Fra le proposte più interessanti, spunta la possibilità di considerare sostegni specifici per interventi di efficienza e per l’installazione d’impianti a fonti rinnovabili in autoconsumo.

A tal proposito, l’efficienza energetica si ottiene mettendo in atto forme di intervento che includono miglioramenti tecnologici, ottimizzazione della gestione energetica e diversificazione dell’approvvigionamento di energia. L’efficienza energetica costituisce una componente essenziale della strategia energetica europea e nazionale, finalizzate a realizzare un’economia a basso consumo energetico, più sicura, più competitiva e più sostenibile. La riduzione delle emissioni di CO2 rappresenta un obiettivo prioritario sia per i Paesi avanzati, che per quelli in via di sviluppo.

Una maggiore efficienza energetica consente di utilizzare meno combustibili fossili e quindi di ridurre il livello delle emissioni di gas ad effetto serra, che che contribuiscono al surriscaldamento globale. Se si è proprietari della casa in cui si vive, è davvero importante considerare di generare la propria energia verde con un impianto fotovoltaicoeolicotermodinamico o altri fonti di energia rinnovabile.Tra i progetti che meritano attenzione vi è quello di Energia Italia, nato da un gruppo di persone giovani, preparate e decise a migliorare la qualità della vita per le proprie famiglie e per il proprio territorio.

Edilizia ed Energia possono davvero divenire un sinonimo di eco-sostenibilità, innovazione tecnologica e benessere sociale, comunitario ed individuale.

Approfondimento a cura di Domenico Letizia, gestore del Portale di informazione economica “Imprese del Sud“.